Orchidee spontanee di Monte Nerone. Esemplari rari: gli ibridi

di Paolo Faraoni



Fig.1- Orchidee con insetti impollinatori.
La riproduzione delle orchidee spontanee avviene attraverso l'impollinazione che puo essere: incrociata quando il polline di un fiore è trasportato sullo stimma del fiore di un altro individuo; geitonogamia quando il polline dell'antera di un fiore è trasporato sullo stimma di un altro fiore della stessa pianta; autoimpollinazione quando il polline passa direttamente dall'antera allo stimma dello stesso fiore.
Quando vi è compatibilità del polline con lo stimma, tale processo porta alla fecondazione e alla formazione di seme. Le piante che hanno una impollinazione assicurata dagli insetti si definiscono entomogame e fra le specie entomogame sono certamente da annoverare le orchidee spontanee della flora europea. Nonostante il meccanismo di impollinazione sia estremamente sofisticato, occasionalmente si osservano esemplari ibridi, cioè intermedi, tra due specie di orchidee parentali. Questo può succedere quando l'insetto impollinatore compie degli “errori” visitando ed incrociando tra di loro fiori di specie diverse. Questo meccanismo è spesso alla base di una strategia ecvolutiva vincente che porta alla formazione di nuove specie.
Assai stimolante e ricca di gratificazioni, sia estetiche che scientifiche, è quindi la ricerca delle orchidee selvatiche spontanee, che permette di frequentare ambienti naturali ancora non stravolti dall'agricoltura o dall'edificazione.
Fig. 2
In Fig.2) le varie fasi dell'autoimpollinazione dell'orchidea Ophrys apifera. Le masse polliniche giallastre subito dopo la fioritura, si distaccano dalle logge polliniche e si ripiegano in avanti verso la cavità stigmatica. 
In figura 3 la grande variabilità del labello di Ophrys apifera.
Fig. 3 - Fosto maggio 2015
A seguire, la descrizione di IBRIDI, cioè degli incroci tra due specie di orchidee diverse, qui sotto ne mostriano diversi esemplari.
Fig.4 - Serravalle di Carda mag.2015 - A sinistra IBRIDO tra Orchis purpurea e Orchis simia - A destra Orchis purpurea e sotto Orchis Simia

Fig.5 - Fosto maggio 2015- A sinistra IBRIDO tra O.sphegodes e O.bertolonii - Al centro Ophrys sphegodes e a sinistra Ophrys bertolonii
Fig.6 - Fosto maggio 2015 - A sinistra IBRIDO tra O.apifera e O.bertolonii - Al centro Ophrys apifera e a sinistra Ophrys bertoloni


Fig.7 - Fosto maggio 2015 - A sinistra IBRIDO tra Orchis purpurea e Orchis anthropophofora - Al centro Orchis purpurea e a sinistra O.anthropophofora

Fig.8 - Fosto maggio 2014 - A sinistra IBRIDO tra Ophrys sphegodex e Ophrys dinarica - Al centro Ophrys dinarica e a sinistra Ophrys sphegodes
Fig.9 - Serravalle di Carda maggio 2015 - A sinistra IBRIDO tra Orchis
anthropophora e Orchis simia

Fig. 10  - Fosto maggio 2015
Nella foto (10) abbiamo a destra la grande Orchis purpurea che incrociandosi con le piccole Orchis anthropophofora (quelle piccole marroni) ha generato i due rari ibridi (le forme intermedie rosa), che potrebbero diventare nel tempo, una nuova specie.

Fig. 11 - Fosto maggio 2015
Anche in questa foto (11) abbiamo a destra l'ibrido nato dall'incrocio tra la specie Ophrys sphegodes a sinistra e Ophrys bertolonii la specie al centro della foto.

Fig.12 - Serravalle di Carda maggio 2015
In questa foto scattata a maggio 2015 nei pressi di Serravalle, possiamo vedere come tra una vasta colonia di Orchis anthropophofora (le orchidee più numerose ) si è sviluppato un ibrido la (forma rosa in primo piano) nato dall'incrocio tra Orchis anthropophofora e Orchis simia (la specie rosa sullo sfondo della foto).
Concludendo questa breve nota, non possiamo non rimanere stupefatti, dalla grandiosa opera della natura, che fortunatamente senza curarsi di tutte le nefandezze operate dalla specie umana, continua in silenzio a sviluppare l'evoluzione delle forme più adatte a vivere in un determinato ambiente. Attendiamo quindi l'inizio della primavera per immergerci ancora una volta in questo mondo speciale, alla ricerca dei nostri più profondi legami con la grande madre natura.


© 2016 by Paolo Faraoni - Tutti i diritti riservati - Tutte le immagini sono state fornite e sono di proprietà dell'autore.

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